Lo scopo di questo software e’ quello di limitare gli sprechi di produzione e di soddisfare al meglio le richieste dei propri clienti.
L’ esperienza specifica di Digitex riguarda l’ottimizzazione del taglio dei tessuti ma il nostro software e’ utilizzabile in tutti gli ambiti manifatturieri nei quali il prodotto venga frazionato da un “grosso rotolo” a rotoli di dimensione piu’ contenuta; pIu’ in generale, si puo’ affermare che Optimon sia un software atto alla ottimizzazione del taglio lineare.
Nei casi piu’ comuni il software e’ utilizato alla fine della linea di produzione, ad esempio per creare prodotti che per dimensione e qualita’ risultino adatti alla commercializzazione.
Le problematiche legate a questa operazione di frazionamento, apparentemente semplice, sono in realta’ molteplici, e toccano sia aspetti tecnici che commerciali ed economici.
Nella situazione classica, il processo parte da un certo quantitativo di materiale finito o semilavorato del quale si conoscono in dettaglio le caratteristiche qualitative, ovvero si conoscono la posizione e le dimensioni di eventuali difetti, in virtu’ di un ispezione visiva da parte di operatori preposti a tale scopo o in seguito ad ispezione automatica tramite telecamere ed altri sensori ( lettori di colore, misuratori di altezza etc.)
Il compito del software di ottimizzazione sara’ a questo punto quello di applicare alla situazione di cui sopra i vincoli derivanti da lavorazioni successive ( nel caso di prodotti semilavorati ) oppure quelli dei requisiti qualitativi ( solitamente imposti dal cliente finale ).
A scopo esemplificativo possiamo riportare il discorso al settore tessile, dove il tessuto, al termine del processo produttivo, si presenta tipicamente avvolto in grandi rotoli o faldato in carrelli, e l’esigenza e’ quella di arrotolare il prodotto in rotoli che rispettino particolari vincoli, solitamente imposti dal cliente finale.
Tali vincoli si possono suddividere in due gruppi fondamentali:
Dimensionali
Ad esempio, per i piu’ svariati motivi, ogni cliente potrebbe imporre una dimensione minima ed una massima dei rotoli accettabili; se il rotolo e’ composto da piu’ “pezze” cucite insieme, viene posto un limite minimo alla lunghezza di tali pezze.
Qualitativi
Questo tipo di vincoli sono tipicamente piu’ numerosi e diversificati e possono variare di molto fra un cliente e l’altro anche per uno stesso articolo, che magari viene destinato dai due clienti ad usi diversi.
Per verificare la qualita’ dei tessuti si parla della loro difettosita’; i difetti si possono, in prima analisi, dividere fra “accettabili” e “da eliminare”.
I difetti “da eliminare” sono quelli che non sono tollerati all’interno dei rotoli e che quindi in fase di ottimizzazione diventano sicuramente scarti; puo’ anche capitare che un certo tipo di difetto che per un cliente risulta da eliminare sia comunque accettabile per un altro cliente.
I difetti “accettabili” tipicamente lo sono ma solo entro certi limiti, cioe’ c’e’ un limite al numero di difetti ammissibili in una data lunghezza di tessuto; volendo tenere conto di diversi livelli di gravita’ nei difetti, spesso invece di limitare il numero dei difetti si parla di limite del “punteggio di demerito” ( demerit points ).
Da considerare poi ci sono anche aspetti quali la concentrazione dei difetti, nel senso che un discorso e’ tollerare 10 difetti in un rotolo di cento metri, ma se questi difetti si trovassero tutti, poniamo, in un particolare tratto di 5 metri allora e’ chiaro che quei 5 metri difficilmente potranno essere accettati dal cliente.
Anche la posizione del difetto puo’ essere determinante; accade spesso che certi difetti sono tollerati ma non all inizio ed alla fine del rotolo ( ad esempio nei primi ed ultimi 2 metri ) o in altre posizioni particolari, oppure a fare la differenza fra tessuto di prima scelta e “declassato” e’ la posizione del difetto rispetto al bordo del tessuto ( cimossa ); tipicamente un difetto vicino al bordo e’ meno grave di uno al centro del tessuto.
Risulta chiaro in base a queste premesse che la decisione ottimale riguardo ai tagli che andranno effettuati sul tessuto sia tutt’altro che banale e che non possa essere demandata ad un operatore.
I vantaggi derivanti dall’ uso di un tale strumento si concretizzano in un incremento di resa in termini di aumento del prodotto di prima scelta e riduzione di seconde scelte e scarti.
Inoltre si ha il vantaggio di vedere il risultato prima di procedere al taglio, quindi si possono intraprendere azioni quali ad esempio decidere una rilavorazione del tessuto, o vedere cosa succederebbe se si assegnasse il tessuto ad un altro cliente che abbia richieste differenti etc.
L’ intero processo, inoltre, focalizza molto l’attenzione sul controllo della difettosita’ della produzione e dai problemi reali da essa causati, nel senso che risulta evidente da ogni ottimizzazione quali difetti causano il declassamento dei rotoli e quali invece tendono a rientrare nelle tolleranze imposte dal cliente.